Condividiamo il comunicato stampa della Coalizione Italia Libera da OGM:

Elezioni europee: 25 candidati di 5 diverse Liste hanno risposto all’appello della Coalizione “Italia libera da OGM” per un impegno a fermare la liberalizzazione dei nuovi OGM garantendo un rigoroso rispetto del principio di precauzione.

25 candidati di 5 diverse Liste/partiti in competizione per le prossime elezioni europee del 8-9 giugno hanno risposto positivamente all’appello della Coalizione “Italia libera da OGM” con l’impegno di contrastare nel nuovo Parlamento europeo il tentativo di deregolamentare le varietà vegetali ottenute con le biotecnologie di nuova generazione denominate NGT (New Genomic Technicques), in Italia rinominate TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita).

Si tratta di 11 candidati della Lista Libertà, 9 candidati della Lista Pace, Terra, Dignità, 2 candidati del Partito Democratico, 2 candidati di Alleanza Verdi e Sinistra, Reti civiche e 1 candidato della Lista regionale Piemonte Popolare.

A livello Europeo ad oggi esiste una proposta di regolamento “ Proposal for a new Regulation on plants produced by certain new genomic techniques ”, passata in prima lettura al Parlamento europeo e ancora in discussione al Consiglio degli Stati Membri in attesa che si avvii il negoziato del Trilogo. Il Consiglio europeo AgriFish, che riunisce i Ministri dell’agricoltura dei 27 Stati membri, non ha però raggiunto ancora un accordo sulla proposta. Le preoccupazioni espresse, anche durante il dibattito nel Parlamento uscente, sono relative all’assenza della garanzia di poter separare le colture convenzionali libere da OGM e le filiere biologiche dalle coltivazioni OGM per proteggerle dalla contaminazione; alla cancellazione della possibilità di restringere o vietare la coltivazione di OGM sul territorio nazionale; all’impatto dei brevetti che questi nuovi OGM avranno in termini di concentrazione del mercato in poche mani e nell’espropriare gli agricoltori del diritto alla risemina del proprio raccolto, diritto, in particolare, garantito dalla legislazione italiana.

L’impegno assunto dai 25 candidati al prossimo Parlamento europeo è un segnale importante che indica una particolare attenzione sul tema dei nuovi OGM da parte dei futuri potenziali decisori politici, in una campagna elettorale dove i veri temi delle politiche europee sono stati sostanzialmente sottovalutati se non del tutto ignorati. L’esito delle prossime Elezioni europee sarà determinante per la prosecuzione dell’iter di approvazione della nuova normativa comunitaria per la regolamentazione dei nuovi OGM, un esito che condizionerà il futuro della transizione ecologica dell’agricoltura.

I 25 candidati che hanno risposto all’appello della Coalizione “Italia libera da OGM” hanno dichiarato la loro posizione contraria al nuovo regolamento comunitario che vuole escludere le NBT/TEA dalla normativa sugli OGM. Una posizione contraria che le Associazioni della Coalizione “Italia libera da OGM” sperano possa avere nel nuovo Parlamento europeo qualche portavoce tra i nuovi europarlamentari italiani. La decisione finale spetta agli italiani che sabato 8 e domenica 9 giugno si recheranno alle urne, speriamo numerosi, per esprimere un voto responsabile e consapevole.

Le sentenze della Corte di Giustizia dell’UE hanno equiparato i prodotti delle NGT agli OGM e ribadito che essi non possano essere considerati fuori dal perimetro della Direttiva 2001/18/CE, che definisce gli OGM e li regola imponendo la valutazione del rischio, la tracciabilità e l’etichettatura per assicurare ai consumatori la massima trasparenza e corrette informazioni sul cibo che consumano. Il nuovo Parlamento europeo dovrà approvare definitivamente la normativa sulle biotecnologie di nuova generazione, NGT (New Genomic Technicques) confermando l’esito del negoziato del Trilogo (Commissione, Consiglio, Parlamento). Una normativa comunitaria che potrà condizionare anche le
posizioni di alcuni Stati membri, come l’Italia, che hanno già adottato provvedimenti che rappresentano una pericolosa fuga in avanti consentendo la sperimentazione in campo dei nuovi OGM, come nel caso del “RIS8imo”, un riso ottenuto con le NGT che i ricercatori dell’Università di Milano sono riusciti a piantare in natura in un’azienda agricola in provincia di Pavia.

L’auspicio della Coalizione “Italia libera da OGM” è che il prossimo Parlamento europeo esprima una maggioranza che garantisca il rispetto del principio di precauzione e trasparenza, per mantenere l’Italia libera dai vecchi e nuovi OGM.

I candidati che hanno risposto all’appello della Coalizione “Italia libera da OGM” sono:
Lista Libertà: Francesco Amodeo, Sabrina Aguiari, Mauro Beccari, Sara Cunial, Francesca Gentile, Veronica Giannone, Antonio Giglioli, Chiara Michelon, Monica Natali, Cinzia Pasi, Ugo Rossi;
Lista Pace,Terra,Dignità: Maurizio Acerbo, Fabio Alberti, Anna Camposampiero, Giulia Ciafrei, Fiammetta Cucurnia, Dario Dongo, Elena Mazzoni, Piernicola Pedicini, Elena Urgnani;
Partito Democratico: Eleonora Evi, Andrea Zanoni;
Alleanza Verdi e Sinistra, Reti civiche: Marilena Grassadonia, Sergio Ulgiati;
Lista regionale Piemonte Popolare: Gianpaolo Andrissi.

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