Dichiarazione di Stefano Zuppello, Presidente Verdi Ambiente e Società

La telenovela inizia il 2 febbraio 2017 quando l’agenzia pubblicitaria S.r.l.s. “Next.4.0” ha presentato all’allora Sindaco Angelo Casto una proposta di istallare in coppia su 600 pali della luce banner bifacciali di mt. 2×1, quasi tutti nel centro della città, con partecipazione degli utili anche da parte del Comune (benché non prevista dal Regolamento di Pubblicità).

La Giunta Comunale ha approvato la deliberazione n. 40 del 21 marzo 2017 con cui ha dato avvio al cosiddetto “bando dei gonfaloni”, che il successivo 27 giugno è stato aggiudicato alla “Next”, a cui però il successivo 5 dicembre è stato poi comunicato il diniego al rilascio dell’autorizzazione all’installazione di impianti pubblicitari perché non consentito dal Regolamento di pubblicità. Ne è nato un contenzioso che a distanza di 7 anni deve essere ancora concluso. Con sentenza n. 4796 del 6 marzo 2018 la Seconda Sezione Bis del TAR del Lazio ha accolto il ricorso rilevando che il Comune di Nettuno non aveva ritenuto «in alcun modo di dover previamente agire in autotutela sulla gara espletata» ed ha conseguentemente annullato «il provvedimento impugnato, mandando all’Amministrazione Comunale di riesaminare l’istanza della ricorrente secondo i principi suindicati>>.

Il “riesame” avrebbe dovuto comportare l’annullamento sia della deliberazione di Giunta n. 40/2017 che il conseguente bando di gara, dal momento che entrambi prescrivevano il rispetto del Regolamento di pubblicità. Il Comune di Nettuno non ha invece ottemperato alla suddetta sentenza, benché confermata e passata in giudicato dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, costringendo la “Next” a ricorrere ripetutamente alla Seconda Sezione Bis del TAR del Lazio, che dopo 4 ordinanze e 4 sentenze è arrivata a scavalcare il Comune nominando 2 commissari ad acta nella persona del Direttore della Direzione Infrastrutture e Mobilità della Regione Lazio. Con Ordinanza n. 19234 del 19 dicembre 2023 il TAR ha disposto la sostituzione del 2° Commissario ad acta con il Capo del Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno, dott. Claudio Palomba. L’Ordinanza precisa che, ai fini dell’esecuzione di ottemperanza alla sentenza n. 4796/2018, fra i provvedimenti che il Commissario ad acta può assumere c’è anche quello in autotutela di «ANNULLAMENTO O REVOCA, con le necessarie garanzie di partecipazione al procedimento e correlative misure indennitarie o risarcitorie».

L’Ordinanza autorizza anche il Commissario Straordinario del Comune di Nettuno Dott. Antonio Reppucci ad annullare il “bando dei gonfaloni” nelle veci della Giunta Comunale.

In forza della suddetta ordinanza l’arch. Rodolfo Bosi, che ha seguito all’epoca la vicenda della “Next” a nome della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS) con 11 istanze a partire dall’ottobre del 2017 fino al gennaio del 2020, ha chiesto l’annullamento del “bando dei gonfaloni” dapprima al Commissario Straordinario del Comune di Nettuno (con nota del 10 febbraio 2024) e poi al Commissario ad acta (con nota del 12 febbraio 2024).

La telenovela del “bando dei Gonfaloni” vedrà finalmente la fine? O dobbiamo aspettarci nuove sorprese?

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