Dichiarazione di Stefano Zuppello, Presidente VAS

In questi giorni le strade di mezza Europa sono occupate da mezzi che normalmente vediamo sui terreni agricoli, svolgendo quel lavoro per il quale sono stati costruiti.

Alla guida di questi mezzi, che comunemente chiamiamo Trattori ci sono uomini, uomini che sono dediti alla coltivazione di terre, quelle terre che da millenni sfamano l’uomo con i loro prodotti.

Ma perché vediamo questi mezzi fuori del loro ambito naturale?

La risposta è complessa come complesso è il mondo dell’agricoltura in Europa e nel mondo, ma non dimentichiamo che il mondo agricolo e la sua continuità ad esistere è direttamente collegato alla presenza dell’uomo sul nostro pianeta.

Questi accadimenti, queste proteste sono la cartina tornasole di una Agricoltura, intendiamo quella industriale, fragile ed impreparata a fronteggiare progetti quali il GREEN DEAL Europeo ma fragile anche nell’organizzare risposte o ad adottare modelli agricoli che invece si dimostrano resistenti e vincenti.

Di cosa parliamo? Parliamo di quella agricoltura e di quegli agricoltori che nel loro “piccolo” portano avanti battaglie e modelli di agricoltura basata sul lavoro, sulla diversificazione delle colture, sul rispetto della terra e contro la sua cementificazione e per una agricoltura sana e biologica.

Certo occorre prestare attenzione a tutte le voci che si sollevano dal mondo contadino e dalle grandi imprese agricole; occorre analizzare nel profondo le storture di un GREEN DEAL che guarda soltanto ad interessi economici estranei al mondo agricolo europeo.
Ma come abbiamo scritto esistono esempi e modelli che possiamo perseguire e battaglie da combattere (OGM, NGT, Dumping Ecologico, grandi trattati commerciali internazionali). E siamo decisamente contrari alla decisione di cambiare la norma sui pesticidi.

La nostra proposta di ampliare le competenze dell’EFSA anche alla qualità e alla sostenibilità del cibo vuole anche significare che si deve finirla di finanziare quasi esclusivamente le grandi imprese agricole e l’agricoltura intensiva.

C’è bisogno di costruire una rappresentanza democratica del mondo contadino.

La nostra Associazione guarda a questi modelli, a queste “piccole” realtà agricole, che con estrema difficoltà ma anche con successo perseguono modelli di sviluppo compatibile con l’uomo e col nostro pianeta.

Stefano Zuppello
Presidente VAS

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