Il Circolo Metropolitano VAS Napoli “Antonio D’Acunto” ribadisce ancora una volta la sua opposizione al progetto che prevede la realizzazione di “box pertinenziali” interrati in Piazza degli Artisti, via Tino di Camaino e via De Bustis, contro i quali si è da anni mobilitata la Rete Sociale ‘NO BOX’, cui VAS Napoli aderisce.

L’associazione Verdi Ambiente e Società, inoltre, valuta negativamente la costruzione di nuovi parcheggi prevista dalla delibera della Giunta come proposta per l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Napoli del nuovo Piano Parcheggi.

“Una mobilità ecosostenibile non si realizza aumentando il flusso veicolare privato ed offrendo nuove opportunità di sosta agli autoveicoli, che fungono piuttosto da attrattori e non certo da dissuasori del traffico, con le sue pesanti conseguenze sulla vivibilità e la salute dei cittadini – ha dichiarato il Portavoce VAS Napoli Ermete Ferraro – e pertanto VAS esprime totale contrarietà sia all’insensata riproposizione dei famigerati ‘box’ pseudo- pertinenziali in un’area congestionata come quella a cavallo tra Vomero e Arenella, sia all’ipotesi di ulteriori realizzazioni in zone centrali della città.” 

Per questi motivi il Circolo VAS Napoli ha aderito e partecipato alle iniziative di denuncia, protesta e proposta della Rete Sociale NO BOX.

Ieri è stata presente  all’Assemblea in via Scarlatti, portando il contributo di un’associazione nazionale di protezione ambientale ad una comune battaglia sempre contro scelte incompatibili con la lotta all’inquinamento e causa di nuova privatizzazione del territorio cittadino per scopi speculativi.

VAS Napoli, inoltre, fa appello ai Consiglieri Comunali con una maggiore sensibilità ambientalista a dissociarsi da una vecchia politica della mobilità, che non è in linea con le scelte europee di disincentivazione del traffico veicolare privato e di promozione di forme alternative e sostenibili di circolazione e trasporti urbani.

“Non è accettabile che l’area collinare di Napoli sia afflitta per molti anni da uno scavo di 20 metri, che mettono a rischio statico gli edifici, danneggiano le attività commerciali e quelle degli esercenti mercatali, solo per assicurare un privilegio a coloro che – ben oltre i limiti della pertinenzialità – sperano di realizzare utili da questi box privati, senza che la collettività ne riceva alcun vantaggio, ma solo disagi ed ulteriori danni ambientali, fra cui la potenziale paralisi del parco Mascagna, che è stato invece un luminoso esempio di lotta vincente alla logica dei parcheggi a tutti i costi.” – ha concluso Ferraro.

Come potete vedere dalla nostra gallery, numerosi sono stati gli interventi degli organizzatori, rappresentanti di una decina di associazioni, ma anche dei professionisti e dei cittadini, ai quali è stato chiesto di mobilitarsi, come singoli e come condomini, per opporsi allo scellerato progetto speculativo che per anni paralizzerebbe e penalizzerebbe la comunità.

Un corteo finale ed un cerchio a Piazza degli artisti – con un drone che sorvolava il percorso – ha concluso la manifestazione, che intende coinvolgere sempre più residenti, esercenti commerciali e mercatali, per dire NO alle conseguenze negative di quattro piani di box privati ad esclusivo vantaggio di pochi privilegiati.

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