Dichiarazione del Presidente di Verdi Ambiente e Società, Stefano Zuppello
Questa mattina, secondo il calendario ufficiale, doveva terminare la COP 28 di Dubai, ma ancora si sta discutendo il documento finale. L’ultima versione uscita ieri pomeriggio avvalora purtroppo tutte le preoccupazioni che in tanti avevamo sollevato all’inizio dei lavori.
Video dichiarazione del Presidente VAS nei primi giorni della COP28
Le numerose voci che hanno chiesto in questi giorni maggiore ambizione sull’uscita dai combustibili fossili e minor dipendenza da tecnologie come la cattura e lo stoccaggio di carbonio per l’abbattimento delle emissioni sono state completamente inascoltate. Nel testo infatti non compare una terminologia inequivocabile per dire che di deve andare verso la eliminazione dei combustibili fossili, un documento che, come dichiarato da Al Gore, vicepresidente degli USA, “sembra sia stata dettata dall’OPEC parola per parola. È persino peggiore di quanto molti temevano”.
Anche sulla ricerca di alternative all’utilizzo dei fossili, sempre scritte in modo non perentorio, il documento è preoccupante. Accanto alla accelerazione per l’energia rinnovabile troviamo l’invito a spingere per il nucleare e la cattura e stoccaggio di anidride carbonica.
L’obiettivo della soglia degli 1,5 gradi Celsius di aumento delle temperature rispetto ai livelli preindustriali con questo documento diventa sempre più irraggiungibile con le conseguenze terribili per il cambiamento climatico che stiamo già vivendo.
Le reazioni di tanti Paesi a partire di quelle, ad esempio, dei rappresentanti della Repubblica delle Isole Marshall, che parlano di condanna a morte per il proprio territorio, e la volontà espressa da esponenti come il Papa e il Presidente dell’ONU e la speranza di tanti Popoli deve determinare una versione diversa del documento finale, su cui si sta lavorando in queste ore, in cui si dica espressamente di uscire dall’utilizzo dei fossili”.