In queste ore terribili le immagini della nuova guerra israelo-palestinese entrano nelle nostre case suscitando l’angoscia anche delle socie e dei soci dell’Arci per la sorte della popolazione civile ancora una volta coinvolta suo malgrado nei combattimenti.

La nostra Associazione è da sempre mobilitata per una pace giusta e duratura in Palestina e Israele, e quanto succede adesso crea rabbia e sconforto in quanti nell’Arci operano nelle reti nazionali ed internazionali, insieme alla società civile palestinese in campagne di solidarietà e progetti di cooperazione, e con la società civile pacifista e democratica israeliana per la pace e i diritti.

L’Arci esprime la sua vicinanza a chi sta soffrendo, alle famiglie di tutte le vittime, ai feriti, ai sequestrati, ai bombardati, ricordando che questa sofferenza non è nuova ma si protrae da decenni di generazione in generazione, e che in quella terra ci sono milioni di persone che non hanno mai conosciuto la pace, quella pace che è un diritto universale dell’essere umano. Il numero di vittime civili dei combattimenti sta salendo e si aggiungerà alle centinaia di vittime che ogni anno provoca l’occupazione illegale dei territori palestinesi ed il crudele assedio della Striscia di Gaza.

Continua a leggere: https://www.arci.it/fermare-il-massacro/

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