Ma quante guerre sono ora in corso in Ucraina?

Di FURIO COLOMBO, IL FATTO QUOTIDIANO, 10 APRILE 2022

Guerre diverse sconvolgono il mondo in un solo luogo, dove si temono, si combattono, si vivono, si descrivono, si soffrono guerre diverse con protagonisti diversi, o almeno con ruoli in cambiamento continuo dei protagonisti. Ora perseguitati, ora persecutori, ora invasori, ora in fuga, ora spaventati, ora crudeli. E i racconti, sugli eventi di guerra e le vittime, non solo non coincidono, ma sembrano esistere in circostanze, luoghi e tempi del tutto sconnessi.
Credo che mi riuscirà abbastanza facile dimostrare l’esistenza di questa stranezza che stiamo vivendo – tante guerre diverse che coincidono solo nel tempo e nel luogo –: una enorme distanza fra eventi uguali benché non percepita dalla maggioranza di noi. Più difficile sarà il tentativo di spiegare. Ci provo. C’è una guerra contro una parte del mondo che la Russia ha deciso con determinazione medica urgente, una sorta di terapia intensiva. A causa della pressione sui propri confini provocata dalla Nato (una alleanza militare guidata dagli Usa), la Russia non poteva più respirare e temeva il soffocamento. E allora la terapia è l’improvvisa invasione di un intero Paese vicino alla Russia, l’Ucraina, che a quanto pare intendeva legarsi alla Nato per schiacciare la Russia. La risposta della Russia oppressa non poteva che essere la completa invasione del Paese-pericolo. Questa invasione ha portato l’occupazione di territori (quasi tutto il “nemico”), molti morti dalle due parti in guerra e l’uccisione o la fuga di milioni di civili, incluso un numero molto alto di bambini.
Intanto è in corso un’altra guerra, si chiama “denazificazione” del Paese malato, in nome di una causa che deve intendersi come antifascista. Guerre di questo tipo sono per forza brutali, perché il nazismo è una brutta bestia e non puoi andare tanto per il sottile, neanche se i nazisti sono travestiti da popolazione civile. Non si dimentichi che il Paese invaso è anche due paesi, uno russo e uno ucraino, e che quindi bisogna difendere gli uni dagli altri, e anche ciascun russo deve provvedere alla sua salvezza con qualunque mezzo e anche il suo contrario. Ma tutto questo non è che una parte della storia. Una versione dice che sono i russi ad avere invaso l’Ucraina sovrapponendo alla vita quotidiana di uomini, donne e bambini di quel Paese la loro consistente potenza (e peso) militare. Ma c’è anche una guerra americana. Infatti è diffusa la persuasione che tutte le guerre siano americane, a causa dell’enorme profitto sulla vendita di armi. Questo spiega perché i russi, nel loro tentativo di mettere ordine nel pericoloso Paese vicino, lo abbiano trovato “imbottito di armi” (citazione da uno dei tanti dibattiti italiani sul groviglio di guerre in corso) e guidato da un presidente nazista ebreo che non fa che chiedere armi e irrita tutto il mondo esigendo aerei (ovviamente della Nato) che proteggano l’Ucraina, bombardata interrottamente dal 24 febbraio (data dell’inizio di una delle guerre citate). “Il segretario generale della Nato è un pazzo”, ha gridato in televisione alcune sere fa il prof. Orsini, esperto di grandi guerre, nel corso di un dibattito televisivo. Lo gridava con la certezza di chi è informato, all’ambasciatore Sessa, che sosteneva che la Nato non è un’organizzazione delinquenziale, ma una alleanza di Paesi perbene nata ai tempi della Russia sovietica. Ma i due (ambasciatore e professore) ci hanno aiutato a capire la confusa molteplicità delle guerre in corso (tutte in Ucraina) di cui stiamo parlando. Invertendo improvvisamente i ruoli. Per ragioni che a volte il parlare troppo in fretta impedisce di capire, i due hanno gridato l’uno all’altro in sequenza: “È la guerra della Nato” e “Non è la guerra della Nato”. E le argomentazioni erano cariche di notizie e di orrori di due guerre diverse, cominciate a causa di responsabilità opposte, segnate da eventi incompatibili, e ciascuna radicata in fatti lontanissimi fra loro. Tutto ciò potrebbe essere una bizzarria della storia.
Ogni epoca è gremita di eventi inspiegabili. Ma questa volta l’ansietà e la preoccupazione sono dovute a domande urgenti e senza risposta. Come mai, mentre dura un massacro (un solo massacro molto lungo e molto crudele), si sono formate varie rigorose tifoserie, l’una ostile all’altra, che ti raccontano la stessa storia senza neppure un punto di coincidenza e, mentre passa un tempo ormai lungo e gremito di cadaveri, le tifoserie si fanno più salde e impenetrabili e le argomentazioni, che dovrebbero essere una corsa a capire per salvare, diventano più cattive, grottesche, con tendenza alla battuta “la sai sull’ultima sull’Ucraina”? Il mio primo articolo su questo giornale, il 26 febbraio, mentre iniziava l’invasione, cominciava con le parole “Come se ne esce?”. Vorrei ripeterle oggi.

What's your reaction?
Thank you for your vote!
Post rating: 0 from 5 (according 0 votes)

Aggiungi Un Commento

Rimani sempre aggiornato

Cambia il pianeta insieme a noi, rimani informato con la newsletter VAS

Powered by: nabo.digital © 2024. All Rights Reserved.

vai su