Condividiamo il comunicato stampa del MIR, movimento internazionale della riconciliazione, in occasione della Giornata dell’Obiezione di Coscienza

Giornata dell’Obiezione di Coscienza. L’impegno del M.I.R. per ravvivare la coscienza dell’obiezione.

Il 15 maggio ricorre la Giornata Internazionale dell’Obiezione di Coscienza, per sollecitare l’impegno di chi non voglia limitarsi a contestare le guerre e il militarismo, ma intenda opporsi ad essa concretamente e direttamente, unendo la resistenza nonviolenta ad una proposta alternativa di pace e di giustizia sociale ed ambientale. 

In quest’anno particolarmente critico, il M.I.R. Italia – la più antica organizzazione pacifista italiana, affiliata internazionalmente all’I.F.O.R. – ribadisce il proprio impegno a contrastare le spinte guerrafondaie e la militarizzazione della cultura e della società, con particolare attenzione al mondo dei giovani, della scuola e dell’università, sempre più coinvolte in attività propagandistiche delle forze armate. 

Proprio sul terreno dell’Obiezione di Coscienza alla guerra ed al servizio militare, il M.I.R. intende sensibilizzare i più giovani ad opporsi al contagio del militarismo e del bellicismo, unendo alle proteste collettive contro la guerra già in atto, personali azioni di disobbedienza civile ed obiezione di coscienza. 

Lo stesso servizio militare di leva- della cui reintroduzione si sta discutendo sempre più spesso – è stato infatti ‘sospeso’ ma non abolito, per cui le normative in materia prevedono esplicitamente che potrebbe essere ripristinato con effetto immediato: “…con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, se il personale volontario in servizio è insufficiente e non è possibile colmare le vacanze di organico […]  a) se è deliberato lo stato di guerra ai sensi dell’articolo 78 della Costituzione; b) se una grave crisi internazionale nella quale l’Italia è coinvolta direttamente o in ragione della sua appartenenza ad una organizzazione internazionale giustifica un aumento della consistenza numerica delle Forze armate” (art. 1929, Codice Ordinamento Militare, D. Lgs. 66/2010 ).  

«Oltre a mobilitarci per il diritto ad obiettare alla guerra dei giovani ucraini, bielorussi, russi, israeliani e palestinesi – avendo promosso con altre organizzazioni internazionali prima la Campagna #ObjectWar e da poco quella Global Action #RefuseWardichiara Ermete Ferraro, Presidente del M.I.R. – in alcune città lanceremo un appello ai cittadini da 17 a 45 anni, affinché inviino alle sedi competenti una formale dichiarazione preventiva di obiezione di coscienza al servizio militare di leva, scegliendoun servizio civile alternativo,  come peraltro già previsto dallo stesso Codice Militare. Non escludiamo anche azioni di denuncia delle frequenti omissioni dei Comuni, che continuano ad aggiornare le liste di leva, ma senza pubblicizzare ai cittadini modalità e regole d’un eventuale ripristino del servizio militaree soprattutto senza informare sul diritto di obiettare ad esso».

Contatti > Ermete Ferraro – T. 3493414190  | P.E. ermeteferraro@gmail.com

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