PORTUALITÀ CROCIERISTICA PRIVATA ALLA FOCE DEL TEVERE: il caso di Fiumicino tra impatto ambientale, sociale e normativo
Si è tenuta ieri presso il Senato, nella sala Caduti di Nassiriya, la conferenza stampa relativa al progetto di costruzione di un’area portuale commerciale privata alla Foce del Tevere.
La realizzazione di quest’opera è stata subito osteggiata da numerose associazioni e Verdi Ambiente e Società ha, tra l’altro, dedicato una trasmissione di Quo Vadis su Teleambiente [vedi la puntata] in cui sono stati esposti e spiegati i motivi della contrarietà a quest’opera.
La conferenza stampa si è tenuta su iniziativa della senatrice Alessandra Maiorino del Movimento 5Stelle a cui hanno partecipato varie organizzazioni tra cui Tavoli del Porto, l’Associazione Carte in Regola, Italia Nostra ed il Prof. Pietro Spirito economista dei trasporti.
Dagli interventi si è presto compreso quale impatto devastante avrebbe la realizzazione di un’opera del genere sul litorale romano e sul suo territorio, una impresa per giunta esclusivamente ad uso privato, sostenuta e perorata da compagnie di crociere, quali la Royal Caribbean, il cui interesse è meramente economico.
Questo progetto è stato inserito all’interno delle opere del Giubileo del 2025, rivelando ancora una volta l’uso strumentale di un evento di interesse internazionale che vie usato come piede di porco per interessi del tutto privati a danno della collettività.
Una analisi anche superficiale di questo devastante progetto, di cui non esiste una analisi costi benefici, porta immediatamente alla luce come una delle “vittime” sarà proprio il Porto di Civitavecchia, un porto gestito da un ente pubblico e quindi dallo Stato, che sarà “dimenticato” anziché sviluppato affossando l’economia locale.
Se questa miopia dello Stato non bastasse a comprendere l’inutilità di un porto commerciale di cui nessuno sente il bisogno, l’impatto che la sua costruzione avrà sul mare, sul territorio e sull’aria sarà a dir poco devastante.
Stravolgimento dei fondali marini per far sì che le navi da crociera possano attraccare alla struttura portuale; danneggiamento delle falde acquifere dolci del sottosuolo con infiltrazioni di acqua salmastra (acqua che viene usata per le colture e per l’agricoltura e quindi danni all’agricoltura locale); aumento dell’inquinamento dell’aria a causa delle emissioni di combustibile delle navi da crociera (una sola nave inquina come 14mila auto); stravolgimento della viabilità locale con un aumento vertiginoso del traffico per e da Roma; assoluta insufficienza dei trasporti pubblici su rotaia o su gomma; ogni nave è alta 72 metri e questo costituirà un serio problema con il vicino Aeroporto di Fiumicino (si pensi che non dovrebbero esserci palazzi più alti di 24 metri per non ostacolare gli aerei); intermodalità con il vicino porto di Civitavecchia i cui rimorchiatori dovrebbero far la spola tra i 2 porti per l’attraccaggio delle navi quindi aumento del traffico marino.
Al termine della conferenza la senatrice Maiorino ha dichiarato che presenterà una interrogazione parlamentare sul progetto.
Verdi Ambiente e Società sarà a fianco di chi si sta battendo contro questo scempio e continuerà nell’opera di informazione.
Per approfondire
- Diretta della conferenza stampa del 15 marzo 2024 al Senato
- Quo VAdiS – SOS Litorale: Oasi di Torre Flavia e Porto di Fiumicino
- Progetto Porto di Fiumicino – cronologia e materiali (a cura di Ass. Carte in regola)
- Progetto Porto di Fiumicino – criticità e obiezioni (a cura de I Tavoli del Porto)