Il destino del Black Sea Grain Initiative, l’accordo sul grano tra Russia e Ucraina, – che scade il 18 maggio a meno che non venga rinnovata – determinerà i prezzi dei futures sul grano.
Insieme Ucraina e Russia producono quasi un terzo del grano e dell’orzo del mondo e metà dell’olio di girasole. Russia e Bielorussia sono i secondi e terzi produttori mondiali di potassa, ingrediente chiave dei fertilizzanti.
Da quando è stata firmato il 22 luglio 2022 a Istanbul, il Black Sea Grain Initiative ha facilitato l’esportazione sicura di oltre 30 milioni di tonnellate di grano e altri prodotti alimentari da tre porti del Mar Nero in Ucraina verso i mercati globali.
Le quotazioni del grano oscillano attorno ai 12 dollari per bushel (27,2 chili) determinando una situazione che nei paesi ricchi genera inflazione, e in quelli poveri carestia e rischi di rivolte, con 53 Paesi a rischio alimentare. Ci “guadagna” solo la “speculazione sulla fame” che si sposta dai mercati finanziari ai prodotti agricoli.
L’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 ha colpito duramente le esportazioni di grano ucraino. Le esportazioni di grano dall’Ucraina sono crollate al 2,5% del commercio mondiale totale. Le esportazioni di mais sono scese al 12,3% del totale mondiale.
Le scorte finali di grano globali, al di fuori della Cina, sono al livello più basso dal 2012/13. Nel frattempo, la produzione di grano 2023/24 in molti paesi è a rischio di siccità.
Una prima conferma arriva dagli Usa dove i coltivatori di grano invernale hanno annunciato che abbandoneranno una parte sostanziale del loro raccolto quest’anno, poiché la siccità continua a punire le pianure meridionali per il secondo anno consecutivo.
In Kansas, lo stato principale per il grano invernale rosso duro (HRW), circa il 10% del raccolto sarà considerato antieconomico da raccogliere, mentre il Texas vedrà almeno il 65% dei suoi acri HRW abbandonati. Questo è ben al di sopra delle medie storiche del 6% di abbandono in Kansas e del 55% in Texas negli ultimi 10 anni. L’HRW, che rappresenta circa il 40% della produzione totale di grano degli Stati Uniti, può essere coltivato come coltura da reddito o come coltura di copertura.
Le Nazioni Unite hanno sottolineato l’importanza del Black Sea Grain Initiative per mantenere i prezzi alimentari globali stabili e il cibo disponibile e conveniente, specialmente per le nazioni più povere. Più della metà del grano ucraino esportato tramite l’accordo è andato ai paesi in via di sviluppo.